The target of nature is the man. The target of man is the Style: Gerrit Rietveld and “Der Stijl”.

Il movimento artistico del Der Stijl nasce in Olanda nel 1917 accompagnato dalla pubblicazione dell’omonima rivista fondata dal pittore Theo Van Doesburg. Oltre ad aver lasciato una forte impronta nel mondo dell’architettura e della pittura, questo movimento ha interessato anche il design: infatti dobbiamo ringraziare i designer appartenenti al Der Stijl per aver progettato creazioni che ancora oggi vengono considerate iconiche.

Sicuramente, il designer di maggior rilievo del Der Stijl è Gerrit Rietveld, mitico creatore della sedia “Red and Blue”.

Rietveld nasce ad a Utrecht, nel 1888 e nonostante la grande notorietà ha trascorso tutta la sua vita nella città natale. Figlio di un falegname, lavora con il padre fino all’età di quindici anni e fino al 1913 è il disegnatore nel laboratorio orafo del CJA Begeer. Il 1919 fu un anno importante per Rietveld poichè si unisce a Theo van Doesburg, Piet Mondrian e altri artisti per fondare “De Stijl” che avrebbe totalmente condizionato la sua vita e la sua opera. Il designer infatti sarebbe diventato una delle figure di spicco del gruppo.  Gli artisti del “De Stijl” formularono un linguaggio di forme che si prefiggeva di raggiungere la massima obiettività e autonomia in un’opera d’arte: le loro opere sono rigorosamente radicali, ridotte ad una disposizione geometrica di linee orizzontali e verticali, con una tavolozza composta dai colori primari rosso, giallo e blu, con l’aggiunta di bianco e nero. Le idee del “Der Stijl”, inoltre sono ispirate anche alle teorie del matematico Schoenmakers.

Rietveld nel 1917 disegna la sedia “Red and Blue” e ne aveva già realizzato un modello prima di unirsi al “Der Stijl” (1918). Progettando questa inusuale seduta, il designer idealizzava riduzione della realtà ai suoi tratti di linee e superfici e in seguito colori primari. La sedia è costituita da tavole dritte e listelli, la seduta è colorata di blu laccato e lo schienale di rosso, le superfici di taglio sono di colore giallo e i listelli sono neri. Lo stesso Gerrit Rietveld sembra aver concepito la sua sedia come un’opera d’arte dal momento che l’ha definita “una creazione spaziale”, che designa una scultura nello spazio, piuttosto che un mobile. La sedia “Red and Blue” è stata pubblicata sulla rivista “De Stijl”, ed è stata anche esposta in una mostra organizzata dal Bauhaus, dove è risultata un lavoro di un certo impatto.

Rietveld è stato anche un valido architetto: nel 1924/1925 ha progettato la “Casa Schröder” su commissione di Truus Schröder, a Utrecht: un edificio che sarebbe diventato il manifesto architettonico del movimento De Stijl. I colori, la divisione e la disposizione delle superfici su due piani di questa casa privata seguono fedelmente i principi di “De Stijl”.

Tra il 1932 e il 1934, ha progettato la sedia “Zig Zag”, che consiste in quattro tavole semplici montate insieme negli angoli obliqui.

Nel 1928 Gerret Rietveld è diventato un membro del Congrès Internazionale d’Architecture Moderne (CIAM). Muore nel 1964 senza vedere mai completato il suo progetto per il Van Gogh Museum di Amsterdam, concluso nove anni dopo la sua dipartita.

Pubblicato il febbraio 2, 2013 su Design. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

Lascia un commento