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Christmas Style @ MiCo

Milano cerca di essere sempre più all’avanguardia e sorpredente proponendo idee e strutture moderne ed innovative che di certo non passano inosservate. Ovviamente, in occasione del Natale, gli architetti che lavorano per questa metropoli hanno ideato qualcosa di particolare e affascinante.

Al MiCo-Milano Congressi, conosciuto come il più grande centro congressuale d’Europa, in attività da oltre un anno, progettato dagli architetti Mario Bellini e Pierluigi Nicoli, poche settimane fa è stata completata l’ultima opera per celebrare le festività natalizie: un impianto messo a punto da Philips per far funzionare un sistema di luci Led capace di dare forme e colori mutevoli ad oltre 8000 metri quadrati di raggi di alluminio, creando una scia sinuosa e luminescente che abbraccia tutta la struttura. Questa creazione è stata metaforicamente paragonata ad una cometa che si infrange sul tetto dei padiglioni, lasciando cadere una pioggia di schegge.

“La cometa” è stata inaugurata ed accesa per la prima volta il 5 Dicembre 2012 in una bella serata con tanto di un’esibizione di danza acrobatica seguita dal concerto dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, con panettone e brindisi finale per il pubblico. Inoltre è diventata già un simbolo nello “skyline by night” milanese.

“Memoria e Luce”: don’t forget 11th September 2001.

L’attentato dell’11 Settembre 2001 al World Trade Center rappresenta un atto terribile che ha segnato la storia dell’umanità. Alcuni anni dopo questo tragico evento in moltissime città sono stati eretti monumenti in memoria dell’accaduto al fine di ricordare quella triste giornata e le sue vittime innocenti. Uno dei monumenti più celebri si trova a Padova: si tratta di una grande ed imponente struttura luminosa realizzata in vetro e acciaio denominata “Memoria e Luce”. Questo progetto nasce dal genio di Daniel Libeskind, architetto statunitense di fama mondiale, importante esponente del decostruttivismo. Egli, inoltre è già vincitore del concorso per la ricostruzione dell’area di Ground Zero a New York proponendo il progetto di un nuovo quartiere ricco di particolari nel quale svetta in mezzo a tutto la Freedom Tower, un grattacielo alto 1776 piedi (numero simbolico che ricorda l’anno della dichiarazione d’indipendenza americana).

“Memoria e Luce”, costruito nel 2005, si trova nelle aree delle Porte Contarine, una zona estesa tra Via Matteotti, Via Giotto, Corso del Popolo e Via Trieste che ha sempre avuto una grande importanza per la città poichè in passato in quel punto era presenteuna cinta muraria che proteggeva la città. In questo luogo si è quindi trovata la collocazione ideale per la struttura che vuole richiamare l’attenzione a valori come la pace, la libertà, la convivenza e l’unione delle culture attraverso un linguaggio contemporaneo, anche “urlato”, nella verticalità del corpo centrale, e rappresentativo del dubbio, della difficoltà ad affrontare l’incomunicabilità, nell’opacità del vetro, ma anche moderna fiaccola di speranza grazie all’illuminazione interna.Il monumento, unico in Europa, è stato concepito intorno ai resti contorti di una trave del World Trade Center, esposta al padiglione americano della Biennale di Venezia del 2002 e donata dalla città di New York alla Regione Veneto. Si decise di realizzare per questo frammento una cornice capace di essere simbolo di valori universali e di inserirlo quindi in un grande monumento affidato a un architetto di fama mondiale, da realizzare in un luogo di valore simbolico. La struttura si compone di una parete in vetro satinato, lunga 50 metri e con un’altezza variabile da 2 a 5 metri, che termina in un cuneo alto 17 metri, formato anch’esso da due pareti di vetro a forma di libro aperto. All’interno di una di queste due pareti è incastonato il frammento di trave, lungo circa sei metri, del World Trade Center. L’opera ha la particolarità di cambiare luce e caratteristiche a seconda dell’angolo di osservazione.Il vetro di cui si compone l’intera struttura è stato appositamente adattato alle specifiche esigenze di quest’importante opera architettonica.  La lavorazione ad alto contenuto tecnologico, inoltre, rende il vetro satinato utilizzato vellutato al tatto e resistente agli agenti esterni, incorruttibile e immutabile come il ricordo delle vittime della tragedia.

Purtroppo ultimamente il monumento è stato deturpato da vandali senza alcun rispetto per la strage in cui morirono più di 3000 persone: il progetto di Libeskind è diventato l’obiettivo di un ridicolo ma purtroppo implacabile tiro al bersaglio. I preziosi vetri dell’opera sono colmi di buchi e crepe. I danni ammontano a migliaia di euro poichè le lastre sono prodotte con materiali molto ricercati e costosi. Inoltre la Regione Veneto ha il timore che, una volta sostituite, possano diventare nuovamente oggetto di vandalismi. Questo capita quando purtroppo non viene rispettata nemmeno più la morte, anzi, viene presa a sassate.

Milano signed by Herzog & de Meuron.

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Nel 2010 a Palazzo Marino è stato presentato un piano di lavoro innovativo e molto importante dal punto di vista architettonico per la città di Milano riguardante la riqualificazione urbanistica dell’area Porta Volta, nel quale è prevista anche la realizzazione della nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. I famosi architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron firmeranno il progetto, il quale sarà la prima loro opera italiana dopo 35 anni di attività in tutto il mondo.

Gli svizzeri Herzog & de Meuron, progettisti di fama mondiale, artefici di opere straordinarie come lo stadio dell’Allianz Arena a Monaco di Baviera (il più grande d’Europa, dotato di facciate coperte da materiale riciclabile) e lo stadio nazionale di Pechino, ispirandosi alle tradizionali linee architettoniche lombarde ma riadattate in chiave attuale, hanno ideato una costruziome edilizia formata da due corpi che esaltano gli elementi urbanistici e valorizzano l’antica Porta milanese, con l’ausilio di due strutture gemelle. Il suddetto piano di riqualificazione inoltre prevede la creazione di grandi spazi verdi, piste ciclabili e percorsi pedonali, affiancati da attività commerciali. Il piano terra della Fondazione Feltrinelli invece ospiterà una libreria ed una caffetteria, il primo piano sarà ideato uno spazio multifunzionale, il secondo piano sarà destinato agli uffici. All’ultimo piano inoltre ci sarà una sala lettura nella quale il pubblico potrà consultare i documenti storici dell’archivio della Fondazione.

herzog

“Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura si adatta ai confini storici dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi interni. La composizione dei pieni e dei vuoti genera ritmo lungo tutta la struttura, che permette la presenza di spazi diversi, pur nella chiara unitarietà del progetto”.

La prima pietra del progetto è stata posata solo il 20 Novembre 2012 ed il suo completamento è previsto per il 2015, donando ai cittadini milanesi un’area della città moderna e all’avanguardia.